Pinacoteca Tosio Martinengo

Redazione

Pubblicato il Pubbl. il 01.03.2023

Brescia Temporanea

David Lachapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a beautiful land

Fondazione Brescia Musei ha commissionato a David LaChapelle un’opera che entra nelle collezioni di Pinacoteca Tosio Martinengo e che riflette sui temi centrali della pittura di Giacomo Ceruti: i poveri, gli ultimi, i fragili, gli emarginati. Ne è derivata una visione inedita, che amplia il messaggio di Ceruti verso una dimensione globale, quanto disastrosamente attuale.

Immagine: David LaChapelle, Nomadina Beautiful Land, 2023. Ph: Alberto Mancini

Dal 14 febbraio al 10 novembre 2023
Orari:
 martedì – domenica dalle 10.00 alle 18.00 aperto lunedì 10 aprile, 25 aprile e 1° maggio 2023

 

Fondazione Brescia Musei ha commissionato a David LaChapelle un’opera che entra nelle collezioni di Pinacoteca Tosio Martinengo e che riflette sui temi centrali della pittura di Giacomo Ceruti: i poveri, gli ultimi, i fragili, gli emarginati. Ne è derivata una visione inedita, che amplia il messaggio di Ceruti verso una dimensione globale, quanto disastrosamente attuale. Per vicinanza di intenti, per un sentire comune e, forse, anche per contrasto di strumenti nel tributo del fotografo americano al maestro lombardo, il progetto Nomad in a Beautiful Land dimostra, una volta di più, che l’arte è sempre contemporanea.

 

La capacità di sintesi di David LaChapelle mi sorprende sempre. Abbiamo molto discusso di questo progetto e David, all’inizio, ha confessato una certa preoccupazione. Quella di essere all’altezza del confronto con Giacomo Ceruti. Poi la decisione di fare un passo laterale. I paragoni possono essere devastanti. Ecco allora che nasce l’idea di “costruire” un pensiero critico forte. Tutto teso sulla contemporaneità. Sulle esagerazioni del lusso. Sulle differenze delle classi sociali. È così che nasce Gated community, un racconto potente. Una “messa in scena” crudele e sincera, capace di arrivare dritta al cuore di tutti. Denis Curti, curatore della mostra Per Ceruti2023 l’opera del pittore lombardo si fa anche contemporanea, grazie al progetto che nasce nelle sale di Pinacoteca Tosio Martinengo: David LaChapelle per Giacomo Ceruti.

 

“Nomad in a Beautiful Land” a cura di Denis Curti, dove l’universo classico di Ceruti incontra l’immaginario lachapelliano, in un confronto e un tributo del fotografo americano al lavoro dell’artista, al suo sguardo verso gli ultimi della società. Il progetto nel suo complesso vede entrare nelle sale di una delle più importanti realtà culturali italiane la serie Jesus Is My Homeboy (2003) di David LaChapelle insieme all’opera inedita, commissionata da Fondazione Brescia Musei e realizzata per l’occasione grazie al bando Strategia Fotografia 2022 del MiC: Gated Community, una rappresentazione, secondo il fotografo americano, delle contraddizioni della società, sull’ostentazione della ricchezza che convive accanto alla povertà, sempre più diffusa. Riflessioni sulle disuguaglianze del nostro tempo, nate dalla meditazione sull’opera di Ceruti. In Gated Community, scattata a Los Angeles nel mese di dicembre 2022 una lunga tendopoli affolla i marciapiedi della città: sulle calotte delle tende degli homeless compaiono pattern delle più famose griffe internazionali evocando, idealmente, la sfilata di brand di moda in Rodeo Drive.

 

Il luogo non è casuale: si tratta del marciapiede di fronte al Lacma, il prestigioso museo di arte contemporanea che ha appena concluso una raccolta fondi di 750 milioni di dollari per il suo ampliamento. Le contraddizioni tra ricchezza e povertà appaiono subito evidenti: le tende griffate fanno riflettere sulla drammatica situazione economica che, soprattutto dopo la pandemia, ha visto aumentare le disuguaglianze; in particolare in California, che conta il più alto numero di senzatetto negli Stati Uniti.

 

Il progetto David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a Beautiful Land per Fondazione Brescia Musei non è soltanto la mostra site specific di un maestro della fotografia che lavora per un museo italiano. È soprattutto lo strumento di Fondazione per affrontare un tema capitale, quale la marginalità sociale, attraverso la traduzione simbolica che l’artista mette in scena nell’opera Gated community, che Fondazione gli ha commissionato e che entrerà a far parte delle Collezioni Civiche. Un progetto che è stato insignito di un contributo importante da parte del bando Strategia fotografia del Ministero della Cultura, e che dimostra la capacità di un Museo di arte antica come Pinacoteca Tosio Martinengo di impiegare diversi media, tra cui la fotografia contemporanea, per rendersi presente e attuale al proprio pubblico. E si tratta di un pubblico numerosissimo, non solo grazie alla Capitale della Cultura, ma anche alla politica straordinaria, varata di concerto con Comune di Brescia nel 2023, di apertura gratuita dei musei di Brescia per i cittadini residenti.

 

Un’installazione, quindi, quella di LaChapelle, che appartiene alla grande arte pubblica e che ci parla del presente, così come il maestro Giacomo Ceruti faceva al proprio tempo, con una poesia e una contemporaneità che ancora ci lascia a bocca aperta. Francesca Bazoli, presidente Fondazione Brescia Musei Il progetto site specific disegnato dall’artista David LaChapelle per Pinacoteca Tosio Martinengo nell’anno Capitale Italiana della Cultura è a dir poco straordinario: per la coerenza con cui quest’installazione museale si connette ai temi profondi della Capitale – tra questi la “fragilità come forza” – e per il dialogo imperdibile che viene stabilito con la fenomenale mostra Miseria & Nobiltà. Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento, al Museo di Santa Giulia, la più importante mai realizzata sul grande maestro settecentesco.

 

A lui LaChapelle dedica idealmente il progetto: a Brescia Ceruti ha realizzato uno dei più importanti cicli pauperisti con la rappresentazione degli umili, degli ultimi, dei disperati, dei diseredati del proprio tempo, visti con umanità, amore e partecipazione emotiva dall’artista. Oggi, in un momento sociale drammatico in cui la marginalità urbana contemporanea, specie negli Stati Uniti, produce milioni di homeless e centinaia di migliaia di morti all’anno per abuso di stupefacenti connessi all’estrema marginalità, Fondazione Brescia Musei si fa portavoce di un tema centrale delle società opulenti con la lettura, a cavallo tra antico e contemporaneo, del nostro patrimonio storico artistico identitario, quello della Pinacoteca Tosio Martinengo, visto attraverso i drammi contemporanei universali.

 

Anche a questo servono i grandi eventi come Capitali della Cultura. Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei È un piacere poter contribuire alla realizzazione di questo progetto che vuole essere anche un’occasione di riflessione su tematiche sociali che purtroppo ci trasciniamo da secoli. Umberta Gnutti Beretta, imprenditrice filantropa e membro del consiglio direttivo di Fondazione Brescia Musei In occasione della mostra, il 21 aprile alle ore 21.00 il cinema Nuovo Eden propone la proiezione del film Rize – Alzati e balla (USA 2005, 86′): il documentario diretto da David LaChapelle, premiato al Sundance Film Festival, girato nei sobborghi di Los Angeles, illustra le due subculture della danza clowning e krumping, esplose nei ghetti neri della città, distrutti nei giorni dei violenti disordini razziali scaturiti dopo il verdetto del caso di Rodney King.