Spazio Contemporanea

Palazzo Monti
Redazione
Pubblicato il Pubbl. il 11.09.2023
Brescia Temporanea
In May, I Sing Night and Day presenta un nuovo corpus di opere dell’artista britannica Georg Wilson (nata nel 1998) creato in residenza a Palazzo Monti durante il mese di maggio di quest’anno.
Fino al 15 ottobre
In May, I Sing Night and Day presenta un nuovo corpus di opere dell’artista britannica Georg Wilson (nata nel 1998) creato in residenza a Palazzo Monti durante il mese di maggio di quest’anno. Utilizzando materiali che vanno dall’olio su legno e lino alle matite colorate su carta avorio, la mostra presenta temi fondamentali della pratica di Wilson, con particolare attenzione dedicata al paesaggio italiano.
Direttamente ispirati a racconti popolari vernacolari e a usanze rurali, i dipinti formano un mondo completo, legato sia dalla narrativa che dai materiali impiegati. Ogni immagine è popolata dalle “creature” di Wilson, che vagano per il paesaggio mettendo in scena strani rituali e storie. Queste creature riflettono l’ambiente na- turale che le circonda e il periodo dell’anno in cui sono state dipinte, prendendo ispirazione dalla fauna selvatica specifica di maggio in Gran Bretagna e nel nord Italia.
Gli esseri sono difficili da classificare: una miscela di umanità e animalità, fa- miliare e non familiare. Esistono in un mondo parallelo, una realtà alternativa più selvaggia della nostra, in cui gli umani sono assenti. Insieme, le opere formano una narrazione più ampia, una storia alternativa, un racconto allegorico. Queste scene esistono in un regno con una propria cronologia, senza un chiaro inizio o fine, richiamano alla mente il cambiamento ciclico delle stagioni. L’assenza di architettura, abbigliamento o altri elementi umani rende impossibile collocare le creature di Wilson in un periodo specifico. La loro pelle riflette i colori del paesaggio in cui vivono, cambiando durante il ciclo notturno e diurno. Da- gli arti pelosi spuntano artigli e zoccoli, che li avvicinano al regno animale, mentre i peli del loro corpo e le morbide forme aggiungono un altro strato di ambiguità, rendendoli più simili a creature asessuali.
L’insolita scelta del materiale da parte di Wilson per le opere più piccole si rifà a un genere artistico storico: spesse tavole di legno di pioppo e tiglio, tradizionalmente utilizzate per l’iconografia ortodossa. I numerosi strati di gesso si legano con una pittura di fondo, stesa prima che inizi il dipinto. Le caratteristiche pennellate vorticose di Wilson sono emerse durante il suo master al Royal College of Art, quando l’artista cercava di descrivere visivamente le forme vegetali, trasmettendo un senso tattile di vitalità carnosa in cui le figure sono intrappolate.
Nel corso del tempo, le sue trame si sono sviluppate; fogliame, pelliccia, carne e materia vegetale ondeggiano insieme, con la sensazione che qualcosa, laggiù, sia più vivo che mai. Le figure sono intrappolate in una rete di movimenti contorti. C’è vita tra i cespugli, c’è vita sotto le radici, c’è vita che si contorce nella terra stessa. Ogni pennellata non ha inizio né fine: è impossibile individuare il primo e l’ultimo tratto, come il groviglio di un fitto sottobosco. L’intero processo traccia parallelismi con il costante cambiamento della natura, da un’alba all’altra, da una luna piena all’altra. In July, Far Off I Fly e nel dittico The Asparagus Wedding, le tavole di legno pre- sentano cornici direttamente scavate nel piano ligneo, e abbracciano delicata- mente le figure e le loro storie.
The Asparagus Wedding è stato ispirato dalla ritrattistica matrimoniale rinasci- mentale italiana (pensiamo al dittico di Federico da Montefeltro e Battista Sforza di Piero della Francesca), un genere solitamente accompagnato da una cornice elaborata, pur mantenendo una scala abbastanza intima. Nella versione di Wilson, rametti e viti verdi strisciano fuori dai confini delle immagini, raggiungendo l’un l’al- tro. Il fogliame cresce oltre i confini e allo stesso tempo ne è contenuto; la natura si sta sforzando di riconquistare il proprio territorio. In May, I sing night and day e Grotta, raffigurano la natura in stadi più avanzati di soffocamento; la materia vege- tale si attacca direttamente ai soggetti, insinuandosi sopra e nei loro corpi. Si tratta di una relazione parassitaria o simbiotica? Wilson mantiene l’ambiguità.