Museo Diocesano di Brescia

Museo della Fotografia
Redazione
Pubblicato il Pubbl. il 11.02.2023
Brescia Temporanea
La mostra raccoglie una selezione degli scatti realizzati da Luisa Bondoni e dedicati alle scritte sui muri delle nostre città, in particolare di Brescia e del suo quartiere Carmine.
Dall’11 febbraio al 5 marzo
Orari: mart-merc-giov 9-12. sabato-domenica 16-19
La mostra, che raccoglie una selezione degli scatti realizzati da Luisa Bondoni e dedicati alle scritte sui muri delle nostre città, in particolare di Brescia e del suo quartiere Carmine, sarà una mostra inclusiva, realizzata con la collaborazione del CENTRO NON VEDENTI, l’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI e ARTE CON NOI. L’allestimento prevede le didascalie delle fotografie tradotte in braille e ascoltabili tramite dei Qr-code, che saranno inseriti anche all’interno del catalogo della mostra. La città in questo modo parlerà a tutti, senza barriere, senza distinzioni, sarà accessibile a tutti, e queste scritte da una storia personale porteranno ad una storia collettiva, in questo caso davvero per tutti. I muri da sempre sono “un grande museo antropologico a cielo aperto”, come era solito definirli il fotografo umanista Brassai. I muri ci parlano, raccontano storie che spesso da personali si trasformano in storie collettive. Fotografare i muri ha una lunga tradizione alle spalle, da Aaron Siskind con il suo bianco e nero, passando ai colori di Ernst Haas, Nino Migliori e Paolo Monti; Mimmo Rotella aveva creato le proprie opere con i manifesti strappati del cinema. Saper vedere e scorgere dettagli che la maggior parte delle persone non degna di uno sguardo rende la città un contenitore involontario di frammenti di vita, di relazioni, di domande e di risposte. Mi piace camminare per la città e guardarmi intorno. Posare lo sguardo sui marciapiedi, sui muri, sugli oggetti di decoro urbano. E la storia cambia, si evolve: quella scritta che ora vedo a breve potrebbe sparire o essere coperta da una altra scritta. Questo progetto continua, ogni giorno, dal 2014