Franciacorta
Martina Inselvini
Pubblicato il Pubbl. il 07.04.2023
Guide
Sculture tra vigne e laghi: un tour di Franciacorta e Lago d’Iseo
La Franciacorta e il lago d’Iseo sono sempre stati sinonimi di vigneti e panorami lacustri, ma non è più solo così: questa zona così interessante dal punto di vista naturalistico viene apprezzata sempre di più anche da quello artistico e qui ci concentreremo in particolare sulle sculture, contemporanee e non, che ne arricchiscono il paesaggio. Da Gussago a Iseo, una gita virtuale per scoprirne le più significative.
2022
Stefano Bombardieri, Gaia e la balena
Gussago

Crediti: @s_t__e__f_y
Stefano Bombardieri torna a Gussago con le sue sculture animali un anno dopo l’installazione di Animal’s Countdown al Parco Muccioli. Passiamo dalla savana all’oceano, dal rinoceronte, l’ippopotamo e l’elefante alla balena trascinata da una bambina nominata emblematicamente Gaia, per dirigere ancora una volta l’attenzione sulle tematiche ambientali. L’opera è stata installata sulla rotonda che anticipa la frazione di Ronco ed è imponente: la bambina è alta un metro e mezzo, la balena lunga più di 20. Gaia trascina con una corda la balena, quasi a volerla salvare: dall’estinzione, dal mondo diventato ormai inospitale per lei e per tantissime altre specie animali, dal cambiamento climatico e in generale dall’uomo.
L’opera è stata installata grazie al gallerista di Gare 82 Ettore Marchina, uno dei principali collezionisti delle sculture di Bombardieri, artista bresciano.
La balena purtroppo non ha fatto scalpore solo per l’importante messaggio di cui è portatrice: poco dopo l’installazione è stata infatti imbrattata su un fianco da un writer ignoto.
Galleria d’Arte e Vino
Erbusco

Crediti: @cadelbosco_official
Una cantina che non è solo una cantina: prenotare una visita a Cà del Bosco non vuol dire solo degustare un buon bicchiere di vino ma anche scoprirne le opere d’arte che dalla fine degli anni ’80 sono state inserite nel suo parco e nei suoi spazi. Questi interventi sono stati realizzati grazie a Maurizio Zanella, proprietario di Cà del Bosco, che ha preferito in particolar modo focalizzarsi sulla scultura in quanto perfetta per essere collocata nel paesaggio intricato di filari della cantina. Le opere che sono presenti all’interno della proprietà non fanno parte di una collezione ma derivano da interventi site specific.
Prenotando una visita dedicata, si potranno scoprire le opere di artiste ed artisti del calibro di Mitoraj, Pomodoro, Romeda, Rabarama, Bombardieri, Paladino e molte e molti altri.
Una visita diversa in un posto perfetto per ammirarne l’arte.
Parco delle sculture – Albereta Relais & Châteaux
Erbusco

Crediti: @albereta
Un museo en plain air nato per festeggiare l’inizio del terzo millenio con attualmente 13 sculture inserite in un parco di 61.000 ettari. Questa collezione è il risultato del Premio Internazionale Scultura Terzo Millenio creato dal Gruppo Terra Moretti: scultrici e scultori con meno di 30 anni hanno avuto la possibilità di realizzare dei bozzetti di sculture per possibili opere di grandi dimensioni e 10 di loro sono stati selezionati. Quello che fino ad allora era rimasto solo su carta è diventato concreto ed è stato installato in questa proprietà dagli ampi panorami, immersa nei vigneti a perdita d’occhio. A queste 10 sculture ne sono state aggiunte per merito altre 3 e tutte insieme rappresentano ora la collezione artistica dell’Albereta.
Il parco è visitabile su prenotazione.
Raccolta dei Campiani
Cellatica

Crediti: @cadelvent
Un altro museo all’aria aperta tra le vigne della Franciacorta: nella tenuta Cà del Vent troviamo infatti alcune delle opere site specific della Raccolta Campiani di Carlo Clerici che vengono inserite nel territorio dalla seconda metà degli anni ’70 (quindi prima della fondazione della cantina che verrà realizzata solo nel 1994). Anche qui l’armonia tra le opere e la natura circostante è evidente, dolce e mutevole come quella collinare che le ospita. Le sculture sono molto originali, colorate e stravaganti e possiamo trovare artiste ed artisti come Arman, Calzolari, Paladino, Kounellis, Spoerri e molti altri. Il parco è visitabile su prenotazione.
1996
Federico Severino, Fregio alla BCC Basso Sebino
Capriolo

In questa zona ricca di storia ed arte, può capitare di imbattersi in una scultura anche andando in banca: è quello che succede a Capriolo quando, alla fine degli anni ’90, lo scultore bresciano Federico Severino ha deciso di riscattare un anonimo parallelepipedo per servizi tecnici collocato fuori dalla BCC del Basso Sebino. L’esterno della banca diventa quindi un altorilievo bronzeo sui toni del verde che racconta in quattro lastre un’unica storia a tema viticolo. Unisce nel suo lavoro quindi il territorio e la cultura contadina, l’idea di coesione, di famiglia, aiutando l’istituto di credito a passare visivamente il messaggio di sostegno al territorio e alle sue tradizioni.
Prelevare in questa banca deve essere un’esperienza fuori dal comune!
1822
Pietro Bordini, Statua di Garibaldi
Iseo

Crediti: @vivi.franciacorta
Nella piazza omonima del paese di Iseo, troviamo la statua del condottiero realizzata subito dopo la sua morte nel 1882. Una rappresentazione particolare perché per la prima volta Garibaldi viene rappresentato in piedi e non a cavallo, intento a scrutare l’orizzonte su una roccia ricoperta di muschio. L’opera è stata commissionata allo scultore veronese Pietro Bordini ed è stata realizzata con marmo di Carrara: l’intera scultura è alta 3 metri ed è stata richiesta dalle amministrazioni comunali dell’epoca appena informate della scomparsa dell’eroe. La città di Iseo è stata infatti una delle prime ad essere liberate da Garibaldi e il sentimento che li lega è sempre stato molto forte: questa è la prima statua eretta in suo ricordo nella Penisola Italiana.
Una scultura molto realistica inserita in un contesto vivo intorno al quale nascono sempre nuove attività e vengono allo stesso tempo riscoperte nuove realtà: uno dei tanti motivi per organizzare una capatina nel centro di Iseo.
2022
Tiziano Ronchi, Haven
Lungolago Iseo

Crediti: www.tizianoronchi.com
Passeggiando sul lungolago di Iseo spesso ci si ritrova a far vagare lo sguardo sulla terraferma oltre che sul lago e sulle montagne che vi si riflettono: il comune non è infatti restio quando si tratta di installare sculture e molte sono state posizionate in modo permanente o temporaneo nel corso degli anni.“Haven” di Tiziano Ronchi è una di queste: installata nel 2022, rappresenta una grande impronta digitale umana, sollevata da steli in ferro recuperato dal lago d’Iseo che la aiutano a raggiungere il livello degli alberi circostanti. L’opera vincitrice del concorso “Archi’nature 2022 – Accanto al mio albero” riflette sul rapporto uomo-natura, creando una connessione fluida con l’ambiente circostante. Chi la osserva può muoversi al proprio interno instaurando un rapporto sia con l’arte umana che con quella naturale, percependo i rami degli alberi sopra e dentro di sé.
Per Tiziano Ronchi la natura aiuta l’uomo ad elevarsi, è fonte di protezione e generazione continua: “Haven” è l’opera d’arte perfetta per chi cerca il contatto con le proprie radici anche in città.
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