Brescia

Nicola Baroni

Pubblicato il Pubbl. il 18.09.2023

Intervista

PirloTalk con Auroro Borealo

Trentenni pelati e pretofili, carabinieri senza la c e la i che diventano arabi neri, vecchi che urlano e atti pubblici in luoghi osceni. Auroro Borealo è il “miglior cantante più stonato del mondo” che non ci meritiamo.

BIO

Già frontman di diversi gruppi di musica demenziale e punk, nel 2017 ha iniziato la sua carriera da solista stonato. Ma Auroro Borealo è un maître à penser dell’estetica trash a 360 gradi: colleziona “libri brutti” (che finiscono sull’omonima pagina Instagram); gestisce un sito di “musica diversamente bella raccontata in maniera diversamente seria” (orrorea33giri.com); ha condotto un podcast settimanale – Nascostify – dedicato agli artisti italiani con meno di mille ascoltatori mensili su Spotify. È colui che ha caricato su YouTube il video cult 10 minuti di fettine panate. Durante il covid ha creato EH, il primo disco italiano pensato per TikTok, con 5 canzoni della durata media di 35 secondi. Ha fondato l’etichetta discografica Talento, per promuovere artisti fuori dagli schemi. Il suo ultimo album è Aurora Boreale.

01
Brescia, ti amo come…?

Alcuni tirapicio, dolci tipici della Fiera di San Faustino

Ti amo come lo spiedo ama l’uccellino,

Ti amo come il tirapicio ama San Faustino.

02
L’“orrore musicale” legato a Brescia?

Senza dubbio Volo di Fabio, sì, quel Fabio Volo, che proprio da questa canzone ha preso il suo nome d’arte. Tutte le canzoni di cui parlo su Orrore a 33 giri sono per me dei piccoli capolavori, non ironicamente; questo inno mancato non fa eccezione.

03
Anagramma bresciano?

Giotto, Strage degli innocenti, 1304 circa, Padova, Cappella degli Scrovegni

Debole emerga Erode scartabellato (El bresà l’è largo de boca e streto de mà).

04
Brescia: più vecchi che urlano, pretofili o bambini che sanno di panini?

La scritta “trentenni pelati” comparsa in piazza Arnaldo nel 2009

Più trentenni pelati.

05
Dove sei cresciuto?

La biblioteca di Botticino Sera

Sono cresciuto a Botticino Mattina ma da ragazzino tutta la mia vita era a Brescia, a eccezione della mitica biblioteca di Botticino Sera dove nel 1995 ho imparato a usare il computer grazie a un corso comunale gratuito.

06
L’angolo di casa più tuo?

Il quadro di un cane sciolto (sciolto il cane, non il quadro), regalatomi dal mio amico Enrico Doneda. Sin da subito quest’opera è diventata incontrovertibilmente il punctum della mia casa.

07
Il bresciano più borealo?

Leopoldo Giannini, autore di "Il calcio spiegato a un figlio (di puttana). Ovvero: come far amare il pallone al figlio di un tifoso avversario senza creargli troppe aspettative, nonostante la Superlega"

È una domanda difficilissima, tuttavia propendo per il bresciano contemporaneo più all’avanguardia: Leopoldo Giannini. I suoi libri, le sue trovate, la sua genialità. Imprescindibile.

08
Un consiglio di lettura?

Frank Zappa, L'autobiografia (Arcana ed.)

“L’autobiografia di Frank Zappa”. Lucidissima, molto divertente e pericolosamente attuale.

09
L’esperienza bresciana che ti ha segnato di più?

I Belli e Impossibili (con Auroro Borealo) nel 2017

Fare lo spogliarellista con i Belli e Impossibili, vero orgoglio bresciano del diversamente bello.

10
Cosa fai quando non sei Auroro Borealo?

Auroro Borealo e Ampelio Zecchini alla Riserva del Grande

Partiamo dall’assunto che – purtroppo o per fortuna – sono sempre Auroro Borealo. Quando non faccio concerti discutibili, dj set sfrenati, conferenze su libri brutti o video divulgativi ma stupidini su TikTok, vado a mangiare e a bere nei miei due posti preferiti di Brescia: la Riserva del Grande di Ampelio Zecchini ed Enrico Squassina (migliori cocktail della Lombardia secondo me) e la trattoria Porteri (la cucina di Marco Porteri mi manda via di testa).